La riappropriazione di spazi pubblici al Sud, soprattutto dei beni culturali, può rappresentare una opportunità di coesione sociale, sviluppo e occupazione. E’ la sintesi della tre giorni che si è tenuta a Palermo dal 15 al 17 ottobre promossa dalla Fondazione con il Sud, insieme alla Fondazione Sicilia e con Nuove Pratiche Fest organizzato da Clac.
Un momento in cui sono stati affrontati i temi del rapporto tra cultura e sociale e dell’uso “comune” degli spazi attraverso interventi di rigenerazione urbana e valorizzazione culturale, con workshop, convegni e concrete proposte di interventi possibili. Una proposta raccolta dal ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Infatti, in occasione della seconda giornata, il ministro Dario Franceschini ha sottolineato l’ importanza del lavoro svolto dalla Fondazione con il Sud e, sulla base di questa esperienza, ha annunciato un bando con l’obiettivo di affidare a enti non profit la gestione di siti culturali dello Stato, altrimenti chiusi o abbandonati.
Un importante riconoscimento del ruolo svolto dal privato sociale, quale “costruttore di comunità” e non semplicemente erogatore di servizi. Un modello nuovo, dove le comunità locali operano attraverso le proprie espressioni civili, corpi intermedi che esse stesse sono in grado di individuare.
Nel corso della tre giorni sono state condivise numerose esperienze meridionali, alcune di queste illustrate durante l’incontro con il ministro in cui e’ stato anche presentato un documento di sintesi con i risultati del tavolo di lavoro su “Patrimonio pubblico, valorizzazione e innovazione” che si è svolto lo scorso settembre a Lecce nell’ambito di Artlab15.
“Siamo davvero onorati di avere dato un contributo alla manifestazione, che festeggia i nove anni di vita della Fondazione CON IL SUD- ha spiegato Giovanni Puglisi Presidente della Fondazione Sicilia -. Dalla tre giorni di Palermo sono emersi vigori ed entusiasmi nuovi, indispensabili per fare crescere il Mezzogiorno. Tutto ciò nasce dai concreti risultati raggiunti nel tempo dalla Fondazione guidata da Carlo Borgomeo. Diamo ancora più spazio alle nuove pratiche di coesione tra terzo settore e privato sociale e daremo più spazio a un futuro migliore che il sud merita.”
” La tre giorni di Palermo- ha concluso Carlo Borgomeo presidente Fondazione CON IL SUD- conferma la validità del nostro metodo di lavoro. Con le risorse disponibili la Fondazione non può certo candidarsi a risolvere i tanti, ed in qualche caso drammatici, problemi del Sud. Può però, attraverso il sostegno ad esperienze concrete e rigorosamente monitorate, indicare un percorso che, se generalizzato, potrebbe davvero cambiare il nostro Sud. Stanco di antiche e inefficaci politiche”.